Qualità dei prodotti

Regolamenti e pratica

Gli occhiali privati non sono occhiali protettivi

Gli occhiali privati non sono adatti per essere utilizzati come occhiali protettivi, poiché non presentano una sufficienteazione protettiva contro i pericoli ai quali si è esposti durante il lavoro. Ma in alcune aziende i dipendenti utilizzano molto spesso occhiali privati vecchi spesso dotati di lenti con gradazioni non adeguate e aggiornate. Già durante gli abituali cicli operativi quotidiani, persiste un imminente pericolo di lesioni agli occhi, ad esempio, dovuto a trucioli metallici, schegge di legno o liquidi. La conseguenza di queste lesioni possono causare problemi per-manenti alla vista finoal completo accecamento. Per questo motivo il datore di lavoro è tenuto a mettere a disposizione delle attrezzature adeguate per la protezione degli occhi.

Si raccomandano espressamente occhiali correttivi e protettivi individuali

I tradizionali occhiali correttivi non presentano alcuna sufficiente azione protettiva. Per lavori a breve termine o che richiedono solo pochi minuti, si possono utilizzare, ad esempio, sovraocchiali o visiere.

Ma l’associazione di categoria raccomanda espressamente l’utilizzo di occhiali correttivi e protettivi, poiché solo questi sono in grado di combinare in maniera ottimale la funzione protettiva e correttiva (BGR 192 paragrafo 3.2.2.2, Occhiali correttivi e protettivi).

A causa delle superfici svrapposte delle due lenti  si verificano degli ulterior riflessi fastidiosi. Inoltre, qui sussiste un maggiore pericolodi appannamento della lente. Ma anche il peso aggiuntivo dei sovraocchiali, che vengono percepiti come fastidiosi se portati per un tempo maggiore.

I sovraocchiali sono consigliati solo per un breve utilizzo

La soluzione giusta sono occhiali correttivi e protettivi individuali

Occhiali protettivi per portatori di occhiali

Professionali e individuali – occhiali correttivi e protettivi di INFIELD

Da oltre 25 anni gli occhiali protettivi con lenti correttive individuali di INFIELD Safety fanno parte dell’attrezza-tura standard comprovata in numerose grandi aziende rinomate e operanti in diversi settori.

Ma la protezione sul lavoro ha luogo anche sulla  scrivania – occhiali per videoterminalisti

Mentre l’impiego degli occhiali protettivi contro rischi meccanici è ampiamente diffuso, gli occhi durante il lavoro quotidiano davanti al monitor sono tuttora spesso senza protezione.

L’informazione dell’associazione di categoria (BGI) 786 descrive dettagliatamente l’ambito giuridico relativo all’utilizzo degli occhiali per videoterminalisti. Ma la necessità di informazioni sull’utilizzo di occhiali da lavoro informatici è ancora molto grande.

Nella nostra brochure informiamo circa i problemi alla salute e i rischi derivanti dal lavoro davanti a monitor, dai pericoli risultanti dalla luce blu e le rispettive soluzioni individuali.

Vantaggi degli occhiali correttivi e protettivi di INFIELD

  • Certificati secondo la normativa UE 166 e dotati del marchio CE
  • Prodotti specifici per la protezione degli occhi sul luogo di lvoro
  • Garantiscono una visione ottimale senza affaticamento della vista sul posto di lavoro
  • Scelta delle montature degli occhiali alla moda e dall’aspetto attraente
  • Specificatamente adatti per portatori di occhiali da vist
  • Corrispondono sempre alla recentissima tecnologia lenti e montature
  • Evitano diverbi fra i dipendenti e i datori di lavoro in caso di danneggiamento degli occhiali privati
  • Espressione di stima del datore di lavoro per i propri dipendenti
  • Elevato controvalore grazie ad una durata utile decisamente maggiore
  • Più economici di quel che si pensava
  • Si evitano operazioni che possono provocare malattie

Certificazioni pe la protezione sul lavoro e resistenze meccaniche

Da cosa sono caratterizzati gli occhiali protettivi?

Un paio di occhiali protettivi utilizzabili quotidianamente nell’industria, artigianato o medicina deve resistere a carichi particolari. A seconda del settore operativo, un dipendente può essere confrontato con diversi rischi sul posto di lavoro. In molte attività si presentano anche combinazioni di diversi possibili pericoli. Per poter utilizzare degli occhiali come attrezzatura di protezione, questi devono essere sottoposti a singoli processi di controllo e superare tutti i test.

Il controllo della resistenza meccanica determina la suddivisio-ne nella classe di protezione S o F. La classificazionedelle resi-stenze meccaniche avviene nello stesso modo delle montature e delle lenti degli occhiali. Se la montatura e le lenti presentano delle resistenze differenti, l’intera struttura degli occhiali otter-rà soltanto la certificazionedel grado più basso (S) (metodo di test: prova d’urto per caduta con la sfera & prova balistica).

Possibili pericoli sul posto di lavoro

  • Pericoli meccanici dovuti a corpi estranei
  • Radiazioni ottiche, quali ad esempio raggi UV o IR,  raggi laser e radiazioni durante i processi di saldatura
  • Sostanze biologiche e chimiche
  • Pericoli elettrici

Negli occhiali protettivi per portatori di occhiali da vista si combinano le montature e le lenti. Pertanto, sia le monta-ture che le diverse varianti di lenti devono essere sottoposte a prove e certificazioniseparate. In seguito presentiamo una panoramica sui singoli metodi di prova, applicati sia per le montature che per le lenti degli occhiali. Questo eviden-zia l’elevata pretesa di qualità, con la quale vengono fabbricati i nostri occhiali protettivi.

Metodi di prova per montature  e lenti di occhiali

Prova d’urto per caduta con la sfera – robustezza incrementata (S)

La montatura ovvero la lente testata degli occhiali deve resistere all’urto di una sfera d’acciaio con un diametro nominale di 22 mm e un peso di almeno 43 g da una distanza di 1,30 m. La velocità della sfera d’acciaio corrisponde a circa 5,1 m/s. Dopo il test, il materiale viene analizzato per accertare se presenta delle rotture o deformazioni.

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Prova balistica – protezione contro particelle ad elevata velocità e ridotta energia (F)

La montatura ovvero la lente degli occhiali sottoposta ai testi deve resistere all’urto di una sfera d’acciaio con un diametro nominale di 6 mm e un peso di almeno 0,86 g. La velocità della sfera d’acciaio corrisponde a ≥ 45 m/s. Dopo il test, il materiale viene analizzato per accer-tare se presenta delle rotture o deformazioni.

Infiammabilità

L’estremità di una barra d’acciaio viene riscaldata ad una temperatura di ≥ 650°C. La superficieriscaldata viene compressa sulla montatura ovvero la lente degli occhiali sottoposta ai testi. Successivamente il materiale non deve infiammarsientro un tempo di 5 secondi né ardere ulteriormente.

 

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Resistenza in condizioni di elevata temperatura/invecchiamento

Gli occhiali sottoposti ai test vengono immessi in un forno/armadio termico ad una temperatura di 55 °C per la durata di 60 minuti nell’abituale posizione di utilizzo. Successivamente vengono controllati per accertare se presentano deformazioni, segni di invecchiamento o cambiamenti ottici.

 

 

Metodi di prova supplementari  per le montature

Resistenza alla corrosione

La montatura degli occhiali da sottoporre al test vie-ne immersa per la durata di 15 minuti in una soluzione di cloruro di sodio bollente. Dopodiché per ulteriori 15 minuti in soluzione di cloruro di sodio a temperatura ambiente. Per il controllo visivo, questa viene infinerisciacquata e asciugata. Nell’ambito della valutazione le superficidi tutti i componenti metallici devono essere lisce e prive di corrosione.

 

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Campo visivo

La montatura degli occhiali deve presentare un suffciente campo visivo. A tal finevengono simulate direzioni visive prestabilite con l’ausilio di un laser in una testa di prova standardizzata. La montatura viene omologata solamente a condizione che venga rispettato il campo visivo minimo definito

Protezione laterale/zona di copertura

La protezione laterale della montatura degli occhiali non deve delimitare eccessivamente il campo visivo del portatore di occhiali da vista, come, ad esempio, nella misurazione del campo visivo per le montature. Inoltre, questo deve, soprattutto, coprire la parte laterale degli occhi, affinché non possano essere colpiti lateralmente da corpi estranei.

 

Metodi di prova supplementari  per le lenti

Resistenza contro danneggiamenti da particelle

Prova alla sabbia: attraverso un tubo verticale (diametro 12 cm, altezza 165 cm) si versano sulle lenti degli occhiali 3 chili di sabbia di quarzo naturale con una granulazione definitada una distanza di 170 cm attraverso un vaglio. Successivamente le lenti degli occhiali vengono sottoposte ad un controllo tramite prova con luce diffusa (si veda Luce diffusa).

 

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Resistenza all’invecchiamento contro raggi UV

Le lenti degli occhiali testate vengono esposte per un periodo di 50 ore alla radiazione di una potente lampada UV. In questo modo si simulano le condizioni di stoccag-gio e/o utilizzo di occhiali protettivi con lenti da vista per un periodo di circa 2 anni sotto la luce solare. Successiva-mente si misura se la trasmissione e la luce diffusa soddi-sfano le norme prescritte.

 

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Filtro di protezione UV

In caso di un carico UV prolungato e non protetto per-siste un imminente pericolo che puo’ creare gravissimi danni agli occhi, quali ad esempio lesioni alla retina e cataratta. Qui le lenti vengono analizzate e misurate, per accertare se è garantita la necessaria protezione UV.

 

Luca diffusa

La luce diffusa è un effetto ottico, che fa sembrare sfuocata un’immagine percepita e che ne indebolisce il con-trasto. Un fascio laser chiaramente definitoviene diretto ad un angolo predeterminato attraverso la lente degli occhiali. Con l’ausilio di un rivelatore si verificase una possibile deviazione e diffusione del flussoluminoso si trova ancora all’interno della tolleranza.

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Trasmittanza di luce

La trasmittanza di luce di una lente per occhiali viene ri-levata per mezzo di uno spettrofotometro e definiscela permeabilità della luce in una lente per occhiali. Le lenti di occhiali stabilite esclusivamente per proteggere gli occhi contro influssimeccanici o chimici devono presenta-re una permeabilità alla luce maggiore del 74,4%.

Riconoscimento di luci di segnalazione

La percezione limitata dei colori di segnalazione, quali ad esempio rosso, giallo, verde e blu, rappresenta un notevole potenziale di pericolo. Mediante la misurazione delle rispettive lunghezze d’onda della luce si verifical’entità di falsificazione dei colori di segnalazione

Valori di rifrazione / effetto sferico e astigmatico

La lente degli occhiali viene verificatain base a valori di correzione definitiper mezzo di un frontifocometro, che devono essere compresi all’interno delle tolleranze pre-definite. Soltanto in questo modo può ottenere la miglio-re classe ottica 1 possibile e richiesta.

Qualità dei materiali e delle superfici

La lente degli occhiali viene analizzata per accertare se presenta dei difetti, che possono pregiudicare la qualità ottica. Tali difetti possono essere, ad esempio, graffi,inci-sioni, goccioline o intorbidamenti.

 

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Certificazione e l'etichettatura

Il certificato

Dopo aver assolto con successo le prove previste, gli occhiali protettivi ottengono l’omologazione, per poter essere utilizzati come occhiali protettivi sul lavoro. Per il rispettivo risultato di test, a seconda del modello di occhiali protettivi, l’attestato viene rilasciato in forma di un certificatodella verificaomologativa del prototipo. I marchi previsti sul certificatodella verificaomologa at-tiva del prototipo devono essere incisi sia sulle lenti degli occhiali che sulla montatura.

Soltanto gli occhiali in possesso di una rispettiva identificazionepossono essere impiegati come occhiali protettivi e garantiscono una sufficiente protezione contro i potenziali pericoli al lavoro.

 

Contrassegni secondo DIN EN 166

Contrassegno delle lenti  degli occhiali

L’incisione nel bordo superiore della lente contiene soltanto le informazioni veramente necessarie, in modo da non pregiudicare il campo visivo.

 

Contrassegno della montatura degli occhiali

Il contrassegno della montatura degli occhiali è riportato in un punto ben leggibile nella parte interna della stanghetta degli occhiali. Vale soltanto per il marchio CE.

 

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